DARIOVATTAARCHITETTO
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1999 Uffici Fil Man Made Group
Signoressa Treviso
trasp05.jpg01.jpg02.jpg03.jpgavanti
Uffici Fil Man Made Group
Luogo:          Trevignano Treviso
Cliente:         Fil Man Made Group Spa
Progetto:      Arch. Giovanni Caprioglio
                       Arch. Dario Vatta
Partner:        Ing. Giovanni Cocco
                       Ing. Renzo Barbini (Strutture)
Contractor:  Rizzani De Eccher, SpA
                       Pozzobon Impianti
Foto:              Paolo Monello,
                       Hangar Edizioni
Dimensioni:

Il progetto affronta il tema del riuso e riconversione dei fabbricati industriali con tecnologia costruttiva prefabbricata e pertanto con forti vincoli determinati dalla rigida struttura.
L’edificio originario, un capannone collocato lungo la strada statale che congiunge Treviso alla area pedemontana, viene riutilizzato quale sede generale della Fil Man Made Group, produttrice di filati in fibra sintetica,  per la quale i medesimi progettisti hanno realizzato lo stabilimento principale a Maniago. Il gruppo industriale richiedeva un’immagine semplice e rigorosa per la nuova sede, in conformità allo stile delle loro aziende. Il progetto ha previsto la rimozione della struttura di copertura e dei pannelli di facciata di due campate del capannone prefabbricato, la realizzazione di nuovi appoggi intermedi a riduzione delle luci delle campate, il prolungamento dei pilastri esistenti al fine di ottenere altezze interne adeguate al nuovo uso, la posa di nuova copertura con struttura in carpenteria metallica, l’inserimento di un solaio intermedio ed un’addizione volumetrica in fregio alla strada statale. La giacitura della fronte del volume aggiunto, anziché parallela alla statale, ha assunto una leggera rotazione verso nord creando un effetto di apertura verso i rilievi pedemontani. Al livello superiore tale volume si conclude con una forma curvilinea che identifica la sala riunioni della direzione dalla quale si aprono una serie di visuali verso il Montello, il colle più significativo della Marca Trevigiana.
Gli spazi di lavoro più centrali sono illuminati  mediante la realizzazione di una corte interna nell’ultima campata della porzione del fabbricato destinata ad uffici ; le rimanenti campate mantengono l’uso a magazzino destinato allo stoccaggio delle produzioni effettuate  esternamente agli stabilimenti del Gruppo. Le funzioni collocate seguono una sequenza ordinata che ottimizza  gli spostamenti interni individuando aree di lavoro per settori specifici. Tali settori sono serviti da due percorsi principali longitudinali collegati tra loro da percorsi trasversali che determinano la creazione di “isole” centrali  destinati agli spazi collettivi. I percorsi longitudinali trovano congiunzione terminale nello spazio destinato alla caffetteria che si affaccia  sulla gradevole corte interna. All’interno della corte è stato piantumato un ulivo settantenne che ha attecchito facilmente trovando un microclima ideale. L’uso diffuso di pareti vetrate ha consentito di identificare alcune situazioni volumetriche specifiche quali il gruppo scale, il cui pianerottolo aggetta dalla facciata; la corte interna a courting-wall; gli spazi della direzione che mantenendosi paralleli all’impianto esistente creano, rispetto alla rotazione della facciata, un effetto dinamico percepibile anche alla velocità delle autovetture che transitano lungo la Statale. Il trattamento parietale degli  spazi comuni interni è stato risolto con efficacia attraverso un sistema,  concepito dall’arch. Dario Vatta e già precedentemente utilizzato in altri allestimenti, che prevede la posa di un profilo presso-piegato a doppia T in alluminio tra le lastre più esterne dei divisori in cartongesso. Il sistema, di semplice applicazione, conferisce un aspetto rigoroso ed  elegante agli ambienti non disgiunto da un  costo limitato.